Senigallia Summer Jamboree
E ovviamente qualcuno è in ritardo, indovina chi? Ormai nel
gruppo ciascuna ha il proprio ruolo, ce lo porteremo appresso, ci siamo
affezionate... anche se magari un domani non saremo più ritardatarie, bevitrici,
religiose o noiosamente sagge. Comunque, ritardo o no, la colazione coi
cornetti ripieni di Marco's è imprescindibile dalle nostre partenze. Con la
pancia piena impostiamo il navigatore (o la macchina del tempo?): distanza
dalla destinazione 300 km
(e qualche decennio fa!). Sui capelli abbiamo già indossato le bandane a pois
da pin up, il resto dell'abbigliamento vintage ci aspetta ripiegato nella
borsa. Evitiamo le autostrade preferendo dedicare la colonna sonora della nostra vacanza alle
colline marchigiane di vigneti e campi di girasoli: e mentre ci sgoliamo a
cantare Arisa che ci ricorda quanto ci manchi ci manchi ci manchi ci manchi in
carne ed ossa, arriviamo alla pausa bagno caffè e in men che non si dica al
nostro albergo. E' leggermente fuori mano è vero, ma una breve passeggiata ci
proietta subito in centro e per il mare c'è la navetta a disposizione. Il tempo
di prendere possesso della nostra quadrupla e voliamo in spiaggia, i piedi
sporchi di questa morbida sabbia di velluto. Il vento marino solletica la pelle
e permette di sopportare questo sole bruciante, insieme all'immancabile gelato
a merenda, ma non è una vacanza di mare qualunque.
Il clima della festa si nota già tra lettini ed ombrelloni,
ragazze con pettinature tirate su in morbide onde e fiori tra i capelli, bikini
colorati a vita alta con frutta e uccellini, note di altri tempi dalle casse
degli stabilimenti. Ma è la sera che la città si trasforma, che noi quattro ci
trasformiamo, che il tessuto temporale stesso si contrae. Qualche minuto
in più per allungare la riga nera sugli occhi e cotonare il ciuffo, un giro su
se stesse per ammirare l'effetto della ruota con la gonna ampia e scattarsi
qualche selfie (sennò che esercito del selfie saremmo?): pronte, quattro
ragazze a spasso nel tempo. Soldati in licenza, cappelli di paglia, bretelle su
camicie bianche, ampi pantaloni con le pinces, occhialoni squadrati o a punta
che coprono il viso, sottogonne multistrato, righe e pois, camicie annodate
sotto al seno, shorts a vita alta, scarpe di tela e tacchi alti, rossetti
rossi, tatuaggi di pinup colorate, fantasie hawaiiane... possiamo davvero credere di non trovarci più nel 2017, d'altronde ormai siamo entrate nel nostro ruolo di bandanine, ognuna rigorosamente abbinata al proprio vestito.
Se sotto il sole abbiamo
ammirato la suggestione storica e architettonica di questa adriatica cittadina sul
Misa, mentre bancarelle vintage, fast food improvvisati e palcoscenici ci
osservavano assopiti dopo i bagordi notturni, man mano che il pomeriggio si
inoltra il clima cambia. Il foro annonario, la rocca roveresca e la piazza
comunale si fanno gremite di persone che passeggiano, scattano foto, si
sorridono (impossibile non farlo conciati come siamo), sui palchi si susseguono
scatenati gruppi musicali e sulle pedane da ballo è un turbinare di acrobazie swing,
boogie woogie, lindy hop, rock 'n roll. L'atmosfera è davvero magica, gente da
tutto il mondo si incontra qui, in un altro posto (in un'altra epoca), si
prende per mano e fa amicizia col linguaggio internazionale della musica e del
ballo. Non si può non lasciarsi trasportare, non può non venir voglia di
iscriversi subito ad un corso, cosicché l'anno prossimo sarà possibile buttarsi
nella mischia e non solo fare l'incantato spettatore. E' entusiasmante stare
sotto ai palchi in prima fila, mentre i membri della band con le loro giacche
anni 50 fanno il verso ai grandi dell'epoca e coinvolgono con la loro carica il
pubblico, che non può non battere le mani al ritmo incalzante della musica. E
con la luna a far da cornice alla serata, è davvero tutto perfetto: d'altronde
la nostra sigla di viaggio ci ricorda di tenere presente la luna il sabato sera
(intendo quella vera!).
Finti soldati americani ci fanno salire sulla loro
camionetta e, tra una battuta e qualche posa per i fotografi di passaggio,
un'altra serata è finita qui al Summer Jamboree di Senigallia, festival di
musica e cultura passata, una serata in un altro momento storico dove tutto
sembra più bello più facile più divertente (ma non lo era...), dove quattro
amiche si tengono per mano e sognano di tornare indietro nel tempo, ma in
qualsiasi tempo sarebbero amiche lo stesso.